da admin | Lug 30, 2023 | Liquidazione controllata, Sovraindebitamento
Morte sovraindebitato
In caso di decesso del debitore in pendenza della procedura di liquidazione controllata, l’art. 270 CCII, diversamente dalla L. 3/2012 che nulla prevedeva al riguardo, ha richiamato le norme del procedimento unitario e, dunque, anche l’art.35 CCII in forza del quale se il debitore muore dopo l’apertura della procedura di liquidazione controllata o giudiziale, questa prosegue nei confronti degli eredi, anche se hanno accettato con beneficio d’inventario. (Tribunale di Vicenza 15 luglio2022, est. Genovese)
In vigenza della L. 3/2012, nella procedura del Piano del Consumatore la morte del debitore determina l’improcedibilità della stessa. (Tribunale di Sassari 4 ottobre2022, est. Savona)
In fattispecie in cui membri della stessa famiglia hanno proposto un Accordo di composizione della crisi ex l. 3/2012, in assenza di una espressa disposizione nella legge 3/2012 e stante la finalità̀ della procedura, diretta a consentire di ottenere la successiva esdebitazione ed apribile solo dietro sua iniziativa, non può ritenersi applicabile in via analogica la disposizione prevista dall’art. 12 l.fall. (che prevede la prosecuzione della procedura nei confronti degli eredi in caso di morte del fallito), per cui va assegnato ai ricorrenti un ulteriore termine per consentire loro, così come ai chiamati all’eredità del ricorrente defunto, di valutare se e in quali termini proseguire con la procedura di sovraindebitamento presentata. (Tribunale di Forlì 28maggio 2021, est. Vacca)
da admin | Lug 30, 2023 | Liquidazione controllata, Sovraindebitamento
Atti in frode: apertura procedura liquidazione controllata
Il compimento di atti di frode in funzione dell’apertura della liquidazione controllata non può avere infatti rilevanza, posto che in ogni caso il debitore, mettendo a disposizione tutti i suoi beni per la liquidazione concorsuale, non fa altro che attuare una “resa senza condizioni”, cosicché perché mai si dovrebbe impedirgli di arrendersi se egli cede tutti i suoi beni ai creditori?
L’unico motivo di impedirglielo potrebbe avere riguardo alla futura eventuale esdebitazione, che potrebbe essergli perciò negata, ma allora avrebbe concretamente senso valutare in concreto l’assenza di meritevolezza nel momento in cui il Tribunale dovrà decidere se esdebitarlo o meno, e intanto si può procedere con la liquidazione concorsuale a beneficio di tutti i creditori e, in definitiva, nell’interesse (di natura pubblicistica) alla regolazione concorsuale del debito.
Proprio facendo tali considerazioni si ritiene che il Legislatore abbia eliminato dall’art. 270 CdC la necessità per il giudice di verificare preventivamente l’assenza di atti di frode in funzione dell’apertura della liquidazione controllata, come non è mai stato necessario, peraltro, né per la dichiarazione di fallimento, né per l’apertura della nuova liquidazione giudiziale.
da admin | Lug 30, 2023 | Ristrutturazione dei debiti del consumatore, Sovraindebitamento
Ristrutturazione dei debiti del consumatore: esclusione della casa di abitazione
Il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore può essere omologato anche se il debitore sovraindebitato ha chiesto di escludere la casa di abitazione dal compendio immobiliare da liquidare per destinarne il ricavato in favore dei creditori, come consentito dall’art. 67 co. 5 CCI.
La condizione affinché ciò avvenga sono:
- il debitore deve essere in regola con il pagamento delle rate previste nel contratto di mutuo gravante sul bene di cui sopra e deve aver onorato ogni diritto connesso a detto credito;
- la relazione del gestore OCC deve attestare che tale esclusione non arrechi danno alla restante Massa Creditoria verificando che dall’eventuale liquidazione del bene, oltre a soddisfare il Creditore ipotecario non avrebbe portato eventuali altri importi residuali per gli altri Creditori concorsuali.
da admin | Lug 30, 2023 | Ristrutturazione dei debiti del consumatore, Sovraindebitamento
Ristrutturazione dei debiti del consumatore: deposito della domanda
La proposta di piano di ristrutturazione dei debiti ex art. 68 CCII può essere depositata anche dal legale che assiste il sovraindebitato. Tale articolo, infatti, non prevede sanzioni processuali o l’inammissibilità del ricorso se non depositato dall’OCC.
Il consumatore sovraindebitato può presentare il ricorso sia personalmente sia avvalendosi della consulenza di un legale e in tale ultimo caso si ritiene che il legale possa provvedere al deposito del ricorso, senza determinare l’inammissibilità dello stesso o sanzioni di tipo processuale.
Nel caso in cui invece il consumatore sovraindebitato non si avvalga di un consulente, dovrà sottoscrivere il ricorso e allegare copia di un documento di riconoscimento e il deposito verrà effettuato dall’OCC.
da admin | Lug 30, 2023 | Ristrutturazione dei debiti del consumatore, Sovraindebitamento
Ristrutturazione dei debiti del consumatore: colpa grave
La proposta di ristrutturazione dei debiti del consumatore ex art. 67 CCII può essere omologata se sussistono alcune condizioni soggettive, tra le quali non aver causato la situazione di sovraindebitamento con colpa grave.
Si verifica una condizione di colpa grave quando il sovraindebitato ha violato in modo evidente specifiche regole cautelari derivanti da una disciplina generale o di settore o abbia tenuto comportamenti che non hanno evidentemente rispettato canoni di prudenza, diligenza e perizia.
Si ritiene pertanto che ci sia colpa grave quando l’istante ha agito con totale negligenza e mancanza di rispetto verso la futura onorabilità dei debiti assunti.