Cos’è la composizione negoziata

Cos’è la composizione negoziata

La composizione negoziata è uno strumento introdotto dal D.L. 118/2021, poi confluito nel Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 14/2019), pensato per aiutare gli imprenditori in difficoltà a prevenire lo stato di insolvenza e salvaguardare la continuità aziendale. Si tratta di una procedura volontaria, extragiudiziale, che mira a favorire il dialogo tra l’imprenditore e i creditori sotto la guida di un esperto indipendente.

La composizione negoziata è un percorso di ristrutturazione e risanamento che si sviluppa attraverso una trattativa assistita.
L’obiettivo è:

  • evitare il fallimento o procedure concorsuali più invasive;
  • tutelare il valore dell’impresa;
  • garantire una maggiore rapidità e flessibilità rispetto agli strumenti tradizionali.

L’imprenditore, con l’ausilio di un esperto nominato dalla Camera di Commercio, può negoziare con i creditori possibili soluzioni quali:

  • moratorie o ristrutturazioni dei debiti,
  • accordi di continuità aziendale,
  • cessioni di beni o rami d’azienda,
  • eventuali interventi di nuova finanza.

Possono accedere alla composizione negoziata:

  • tutti gli imprenditori commerciali e agricoli, sia individuali che collettivi;
  • imprese di qualsiasi dimensione, comprese le PMI;
  • imprese che si trovano in una situazione di squilibrio economico, patrimoniale o finanziario tale da rendere probabile la crisi o l’insolvenza, ma che risultano ancora risanabili.

Non possono invece accedere gli imprenditori già assoggettati a procedure concorsuali liquidatorie (come il fallimento o la liquidazione giudiziale).

L’avvio della procedura avviene in via telematica attraverso la piattaforma nazionale messa a disposizione da Unioncamere.
Ecco i principali passaggi:

  1. Domanda dell’imprenditore
    L’imprenditore o il suo consulente accede alla piattaforma e compila la richiesta di accesso, allegando la documentazione necessaria, tra cui:

    • bilanci degli ultimi tre esercizi,
    • situazione patrimoniale ed economica aggiornata,
    • piano finanziario,
    • elenco dei creditori,
    • dichiarazione sulla fattibilità del risanamento.
  2. Nomina dell’esperto
    La Camera di Commercio, tramite una commissione apposita, nomina un esperto indipendente scelto da un apposito elenco nazionale.
  3. Accettazione e avvio delle trattative
    L’esperto convoca l’imprenditore e, se necessario, i creditori per analizzare la situazione e valutare possibili soluzioni di risanamento.
  4. Gestione degli effetti protettivi
    L’imprenditore può chiedere al tribunale misure protettive (es. sospensione delle azioni esecutive dei creditori) per favorire la negoziazione.
  5. Esito della procedura
    La composizione negoziata può concludersi con:

    • un accordo con i creditori,
    • un piano attestato di risanamento,
    • una domanda di concordato preventivo semplificato,
    • in mancanza di soluzioni, la cessazione della procedura.

L’apertura della procedura di composizione negoziata permette all’imprenditore di avere alcuni vantaggi, in particolare:

  • Accesso volontario e non giudiziale: più snellezza e minori costi rispetto alle procedure concorsuali tradizionali.
  • Maggiore riservatezza: la trattativa non comporta un’immediata pubblicità negativa.
  • Possibilità di continuità aziendale: si privilegia il salvataggio dell’impresa piuttosto che la liquidazione.
  • Effetti protettivi immediati: sospensione di azioni esecutive su richiesta.