Il piano del consumatore: come funziona e quando conviene

Il piano del consumatore: come funziona e quando conviene

Il piano del consumatore è una delle tre procedure previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza per la ristrutturazione dei debiti delle persone fisiche. È uno strumento pensato per aiutare chi si trova in una situazione di sovraindebitamento, cioè nell’impossibilità di far fronte ai propri debiti con il patrimonio disponibile.

Il piano del consumatore è un accordo giudiziale che consente al debitore non fallibile – ovvero il consumatore – di ottenere la rimodulazione o la cancellazione parziale dei debiti, presentando un piano di rientro sostenibile, che deve essere omologato dal giudice.

A differenza di altre procedure, non richiede il consenso dei creditori: è sufficiente che il giudice lo ritenga equo, fattibile e non lesivo dei diritti degli stessi.

Il piano del consumatore è riservato alle persone fisiche che hanno contratto debiti esclusivamente per scopi personali o familiari, e non per attività professionali o imprenditoriali.

Il primo passo è rivolgersi a un Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento (OCC), che assegna un gestore della crisi. Questa figura aiuta il debitore nella redazione del piano e nella raccolta della documentazione.

Con l’aiuto del gestore, il debitore predispone un piano che prevede una proposta di pagamento (anche parziale) dei debiti con relativa indicazione di tempi e modalità. Devono inoltre essere allegati:

  • Elenco di tutti i creditori;
  • Elenco della composizione e consistenza del patrimonio;
  • Atti di straordinaria amministrazione compiuti negli ultimi 5 anni;
  • Elenco redditi del debitore e dei componenti del nucleo familiare e l’indicazione delle spese di mantenimento;

alla domanda deve essere allegata una relazione dell’OCC che deve contenere:

  • Indicazione delle cause dell’indebitamento e della diligenza impiegata dal debitore nell’assumere le obbligazioni;
  • Esposizione delle ragioni dell’incapacità del debitore di adempiere le obbligazioni assunte;
  • La valutazione sull’attendibilità e completezza della documentazione a corredo della domanda;
  • Indicazione dei presunti costi di procedura;
  • Se il soggetto finanziatore ha tenuto conto del merito creditizio del debitore.

Il piano viene depositato presso il tribunale competente. Il giudice valuta la veridicità dei dati forniti, la fattibilità economica del piano e l’assenza di colpa grave, malafede o frode nella genesi dell’indebitamento.

Se il piano rispetta i requisiti, il giudice lo omologa: a quel punto è vincolante per tutti i creditori, anche in caso di loro opposizione.

Il debitore inizia a eseguire il piano, solitamente tramite versamenti periodici. Una volta concluso correttamente, viene liberato dai debiti residui non soddisfatti.

Vantaggi del piano del consumatore

  • Non serve il consenso dei creditori: è sufficiente il via libera del giudice.
  • Possibilità di ottenere la cancellazione di parte del debito.
  • Tutela del patrimonio minimo vitale: non è necessario vendere tutti i beni, se non indispensabile.
  • Protezione da pignoramenti e azioni esecutive durante la procedura.
  • Accesso anche a chi ha solo un reddito da lavoro o pensione.

Il piano del consumatore non può essere utilizzato:

  • da chi ha debiti legati ad attività imprenditoriali (per questi casi esiste il “concordato minore” o la “liquidazione controllata”);
  • in caso di colpa grave, malafede o frode nella creazione dell’indebitamento;
  • se manca una prospettiva credibile di rientro anche parziale.

Il piano del consumatore è uno strumento potente per uscire da una situazione di sovraindebitamento, tutelando la dignità del debitore e offrendo un’alternativa concreta al fallimento personale.

Se ti trovi in una condizione di difficoltà economica, valutare con un professionista del settore la fattibilità del piano del consumatore può fare la differenza tra il tracollo e una nuova partenza.