Il debitore in oggetto è socio di una SNC non più attiva e si trovava in una situazione di sovraindebitamento, ovvero un persistente squilibrio tra obbligazioni assunte, anche in qualità di socio illimitatamente responsabile, e patrimonio prontamente liquidabile, che determinava l’impossibilità di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni. La società non era soggetta alle procedure concorsuali in quanto la stessa non superava le soglie di fallimento ed il sovraindebitato non aveva fatto ricorso o subito provvedimenti secondo la legge 3/2012 nei cinque anni precedenti pertanto era nelle condizioni per poter accedere alla procedura di liquidazione del patrimonio.
Il soggetto non era in possesso di beni mobili e/o immobili. La proposta è stata formulata con la messa a disposizione dei Creditori di una quota di reddito derivante dal proprio stipendio, in forza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato e di una somma a titolo di finanza esterna messa a disposizione da un terzo, condizionata all’apertura della procedura. Il Giudice ha accolto integralmente la proposta ed aperto la procedura di liquidazione del patrimonio che permetterà al debitore, alla chiusura della stessa, di ottenere l’esdebitazione.