Nella procedura di concordato minore la valutazione sul merito del piano proposto spetta ai creditori.
Il giudice quindi, in sede di omologa, non entra nel merito della proposta, la cui valutazione rimane a carico dei creditori, anche relativamente alla concreta prospettiva di adempimento degli impegni assunti dal debitore e dai terzi.
Il giudice può negare l’omologa soltanto in caso di manifesta e assoluta non fattibilità del piano
Il principio di correzione non può essere applicato quando la notifica dell’atto determina un termine perentorio e non si ha certezza sulla data di tale notifica.
Il Decreto Correttivo n. 136/2024 ha modificato i commi 1 e 4 dell’articolo 4 CCII relativo ai doveri delle parti.
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L’art. 69, comma 2, CCII prevede che se il finanziatore al momento della concessione del finanziamento non ha considerato il merito creditizio non potrà opporsi o presentare...