Il Decreto Correttivo n. 136/2024 ha modificato i commi 1 e 4 dell’articolo 4 del Codice della Crisi d’impresa e dell’Insolvenza (CCII) dettato in merito ai doveri delle parti coinvolte nel sovraindebitamento al fine di chiarire che tutti i soggetti interessati alla regolazione della crisi e dell’insolvenza sono tenuti a collaborare lealmente con creditori, debitore ed esperto nella Composizione Negoziata. Ne consegue che non si può pretendere buona fede dalla società e dai creditori se anche soci e garanti, anch’essi parte attiva nel risanamento, non adottano un comportamento improntato a correttezza e trasparenza. Allo stesso modo, va censurata la condotta del creditore che, durante la pendenza della Composizione Negoziata, abbia azionato il titolo esecutivo nei confronti dei garanti, violando così il dovere di buona fede e correttezza sancito dall’art. 4 CCII.

Articoli recenti
-
Sovraindebitamento: Colpa del Consumatore e Negligenza della Banca sono Valutazioni Indipendenti
-
Concordato Minore: Il Tribunale di Trieste Applica il “Cram Down” Tributario
-
Documentazione richiesta dall’art. 39 CCII e procedure a cui si applica
-
Il ruolo dell’OCC e del gestore della crisi nelle procedure di sovraindebitamento
-
Il piano del consumatore: come funziona e quando conviene
-
Esdebitazione e Liquidazione Controllata: Profili Critici e Dubbi di Legittimità Costituzionale
-
Crisi d’impresa e obblighi dell’imprenditore
-
Concordato semplificato per la liquidazione: uno strumento rapido per la crisi irreversibile
-
Documentazione per l’apertura della composizione negoziata
-
Cos’è la composizione negoziata
-
TFR e procedura di esdebitazione dell’incapiente
Nella valutazione della situazione di incapienza ai fini della procedura di esdebitazione dell’incapiente bisogna considerare che il TFR (trattamento di fine rapporto) o il TFS...
-
Rilevanza della genesi del sovraindebitamento
La proposta di concordato minore in continuità aziendale avanzata dalla s.a.s., che ha accumulato prevalentemente debiti tributari, è inammissibile.
-
Ammessa la controvalorizzazione di un bene escluso dal piano nella procedura del consumatore:
La normativa sulla ristrutturazione dei debiti del consumatore non impone che i creditori siano necessariamente soddisfatti mediante la liquidazione dei beni o diritti su cui...
-
Inefficacia della cessione del quinto con l’omologa della ristrutturazione dei debiti del consumatore
L’omologa del piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore produce effetti anche nei confronti del creditore cessionario del quinto dello stipendio o della...
-
Notifiche cartelle di pagamento – mancata indicazione della data nella copia
Il principio di correzione non può essere applicato quando la notifica dell’atto determina un termine perentorio e non si ha certezza sulla data di tale notifica.
-
Foro competente nelle procedure familiari
Nel caso in cui la crisi da sovraindebitamento riguardi membri di una stessa famiglia è necessario il coordinamento dei criteri di individuazione del foro competente.