La legge n. 3 del 27 gennaio 2012 prevede, nel caso di contemporanea pendenza di procedure a carico dello stesso debitore, una piena equiordinazione tra il giudice dell’esecuzione singolare e il giudice del sovraindebitamento, sebbene i loro poteri devono coordinarsi nel rispetto delle normative e delle rispettive funzioni. Nell’ipotesi in cui un debitore proponga un accordo di composizione della crisi in presenza di pendenti procedure esecutive individuali, il giudice delegato della procedura concorsuale ha la facoltà di emettere un divieto di iniziare o proseguire le azioni esecutive fino all’omologazione dell’accordo. Tuttavia, il giudice delegato non può assumere provvedimenti diretti sulle procedure stesse, poiché riservati al giudice dell’esecuzione. Nel caso in cui il giudice delegato emetta il divieto, il giudice dell’esecuzione dovrà sospendere il procedimento, verificando i presupposti dell’art. 623 c.p.c. Contro la decisione la parte interessata deve opporsi usando i rimedi dell’art. 615 e seguenti c.p.c. al fine di evitare l’irretrattabilità degli effetti dell’esecuzione forzata.

Articoli recenti
-
Sovraindebitamento: Colpa del Consumatore e Negligenza della Banca sono Valutazioni Indipendenti
-
Concordato Minore: Il Tribunale di Trieste Applica il “Cram Down” Tributario
-
Documentazione richiesta dall’art. 39 CCII e procedure a cui si applica
-
Il ruolo dell’OCC e del gestore della crisi nelle procedure di sovraindebitamento
-
Il piano del consumatore: come funziona e quando conviene
-
Esdebitazione e Liquidazione Controllata: Profili Critici e Dubbi di Legittimità Costituzionale
-
Crisi d’impresa e obblighi dell’imprenditore
-
Concordato semplificato per la liquidazione: uno strumento rapido per la crisi irreversibile
-
Documentazione per l’apertura della composizione negoziata
-
Cos’è la composizione negoziata
-
Termini per la contestazione della convenienza nella Ristrutturazione dei debiti del consumatore
Sebbene la norma non qualifichi espressamente il termine come perentorio, però ne viene riconoscono la natura ordinatoria.
-
Colpa grave in caso di fideiussione
La valutazione del merito deve tenere conto anche delle ragioni personali.
-
Imprenditore individuale e distinzione tra debiti civili e commerciali
Se l’impresa è esercitata in forma individuale, non vi è distinzione tra la persona fisica e l’imprenditore
-
Accesso negato solo in caso di colpa grave, malafede o frode alle procedure di sovraindebitamento
Si considerano superate le soluzioni interpretative dell’art 12 L. 3/2012 con l’introduzione dell’art. 69 CCII.
-
Liquidazione controllata: esdebitazione
Liquidazione controllata: esdebitazione L’esdebitazione opera di diritto nella procedura di liquidazione controllata a seguito del provvedimento di chiusura e comunque...
-
Ammessa la controvalorizzazione di un bene escluso dal piano nella procedura del consumatore:
La normativa sulla ristrutturazione dei debiti del consumatore non impone che i creditori siano necessariamente soddisfatti mediante la liquidazione dei beni o diritti su cui...