Sovraindebitamento del consumatore: come ottenere una seconda possibilità
Crisi d'impresa
Liquidazione controllata | Ristrutturazione dei debiti del consumatore

Il sovraindebitamento del consumatore è una condizione in cui un privato o un piccolo imprenditore non fallibile non è più in grado di far fronte ai propri debiti con il patrimonio e il reddito disponibili.
Con l’introduzione del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), sono stati previsti strumenti specifici per consentire una vera e propria “ripartenza”, attraverso le cosiddette procedure di esdebitazione.

Procedure di esdebitazione

Cos’è l’esdebitazione e come funziona

L’esdebitazione è una procedura che permette al debitore onesto ma sfortunato di liberarsi dai debiti non pagati dopo aver seguito un percorso stabilito dalla legge.
L’obiettivo è concedere una seconda possibilità a chi, senza colpa grave, si trova in una situazione di grave difficoltà economica.

Gli strumenti previsti dal CCII

Le principali procedure previste dal Codice sono:

  • Piano del consumatore: una proposta di ristrutturazione del debito rivolta ai creditori, approvata dal giudice.
  • Liquidazione controllata: la messa a disposizione del proprio patrimonio per soddisfare i creditori, con successiva esdebitazione.
  • Accordo di composizione della crisi: strumento simile al piano, ma basato sull’accordo con la maggioranza dei creditori.

Requisiti per accedere alle procedure

Chi può richiederle

Possono accedere alle procedure di esdebitazione:

  • Consumatori che hanno debiti personali o familiari non sostenibili;
  • Piccoli imprenditori non fallibili, cioè con requisiti dimensionali inferiori a quelli previsti per le procedure concorsuali ordinarie;
  • Professionisti e autonomi in difficoltà.

Documentazione e condizioni necessarie

Per avviare una procedura è necessario:

  • Dimostrare la condizione di sovraindebitamento;
  • Non aver già beneficiato di un’esdebitazione negli ultimi cinque anni;
  • Presentare un elenco completo di creditori, redditi e patrimonio;
  • Affidarsi a un Organismo di Composizione della Crisi (OCC), che assiste il debitore nella predisposizione della domanda.

Piano del consumatore vs. liquidazione controllata

Differenze principali

  • Piano del consumatore:
    • Non richiede l’approvazione dei creditori, ma solo l’omologazione del giudice.
    • Prevede il pagamento dei debiti secondo le reali capacità del debitore.
    • Consente di mantenere alcuni beni essenziali.
  • Liquidazione controllata:
    • Si basa sulla vendita del patrimonio del debitore.
    • Dopo la liquidazione, il debitore ottiene l’esdebitazione e può ripartire senza debiti.
    • È utile quando non ci sono redditi sufficienti per un piano di rientro.

Vantaggi e svantaggi

Il piano del consumatore è ideale per chi ha un reddito stabile, mentre la liquidazione controllata è spesso la strada obbligata per chi non dispone di risorse immediate ma vuole “ripulire” la propria posizione.

Conclusioni: la seconda possibilità è possibile